BECAUSE SHAPE MATTERS

TECNOLOGIE E MATERIALI​

DEDIZIONE AL LAVORO

TECNOLOGIE E MATERIALI

La esperienza trentennale di Adeglas nella trasformazione delle materie plastiche rappresenta il fiore all’occhiello dell’azienda.

Le lavorazioni artigianali di officina (taglio, foratura, fresatura, termoformatura da stampo) sono implementate da un importante know-how tecnologico nell’incollaggio e curing tramite U.V., nella fresatura CN, nel taglio laser CN, nella progettazione 2D/3D e in generale da una profonda conoscenza dei materiali trasformati.

Adeglas sviluppa e ottimizza internamente le tecnologie utilizzate, in particolare nella realizzazione di stampi per la termoformatura e nella implementazione di modalità di incollaggio innovative a specchio.

ADEGLAS utilizza materiali primari provenienti dalla migliore selezione di fornitori mondiali in materie plastiche. Possediamo una profonda conoscenza ed esperienza circa il comportamento delle plastiche nei diversi campi di applicazione ed operiamo tramite un network di informazioni tecniche in costante aggiornamento.

È questa nostra costante dedizione al lavoro e alla ricerca che ci rende uno dei punti di riferimento nel settore della lavorazione delle plastica, in tutte le sue forme

OFFICINA MECCANICA

TECNOLOGIE

La nostra officina è attrezzata per le vostre esigenze

PIEGATURA TUBI

TECNOLOGIE

L’esperienza nella termoformatura dell’acrilico e del policarbonato permette ad Adeglas di proporre sul mercato soluzioni di tubi curvi e diritti per le più diverse esigenze. Tutti gli stampi e le attrezzature di piegatura sono sviluppati internamente.

Siamo in grado di realizzare:

macchine di piegatura

piegatura tubi

Progettazione e costruzione attrezzo specifico di piegatura per:

VOLUMI PRODUTTIVI MEDI E ALTI

macchina piegatura tubi

Progettazione e costruzione MACCHINA DI BASE IN FUNZIONE DELLE:

mediante tecnologia STRECH-BENDING​

Adeglas piegatura tubi

Progettazione e costruzione attrezzo specifico di piegatura per:

VOLUMI PRODUTTIVI MEDI E ALTI

LABORATORIO GRAFICO

TECNOLOGIE

Il nostro laboratorio grafico è a disposizione per creare immagini grafiche secondo le più moderne tecnologie: stampa digitale su acrilico, adesivi prespaziati, incisione laser, composizione di acrilico su acrilico incollato. Realizziamo anche insegne e cassonetti luminosi con fornitura e posa.

Progettazione 2D/3D CAD/CAM

TECNOLOGIE

ADEGLAS è in grado di realizzare studi di fattibilità e progetti in compatibilità con piattaforme 2D/3D.

ADEGLAS utilizza il software ArtCam® di DelCam® per la realizzazione dei propri programmi CNC e per progettazione 2D/3D

INCOLLAGGIO

TECNOLOGIE

Adeglas esegue incollaggi professionali a 45°, di testa, a specchio, con colle dedicate alle singole applicazioni. L’esperienza integrata di automazione industriale e di incollaggio ci ha permesso lo sviluppo di una cella automatica di incollaggio

TERMOFORATURA

TECNOLOGIE

Adeglas dispone di nr. 3 forni di riscaldamento a temperature e dimensioni differenziate per trattare materiali come PMMA e PC. Il personale di ADEGLAS è in grado di costruire stampi su misura per sagomare le lastre riscaldate. Su necessità è disponibile 1 pressa di stampaggio per la forgiatura di sagome particolarmente complesse

TAGLIO LASER

TECNOLOGIE

Adeglas dispone di nr, 2 macchine laser per tagliare o incidere:

Fresatura CNC

TECNOLOGIE

Adeglas dispone di nr.2 pantografi CNC con piano di lavoro 2000 x 3000 mm

PIEGATURA A FREDDO

TECNOLOGIE

Adeglas dispone di 2 pressopiegatrici per la lavorazione dei materiali piegandoli a freddo. Questo tipo di tecnologia è particolarmente utile con il policarbonato

PLEXIGLAS (PMMA)

MATERIALI

Il polimetilmetacrilato (in forma abbreviata PMMA), noto ai più come plexiglas, è una materia plastica formata da polimeri del metacrilato di metile, estere dell’acido metacrilico. Nel linguaggio comune il termine metacrilato si riferisce generalmente a questo polimero.
È noto anche con i nomi commerciali di Acrivill, Altuglas, Deglas, Limacryl, Lucite, Oroglas, Perclax, Perspex,Plexiglas, Plexiglass, Resartglass, Vitroflex, Trespex e Setacryl.
Questo materiale fu sviluppato nel 1928 in vari laboratori e immesso sul mercato nel 1933 dall’industria chimica tedesca Röhm. Nel 1936 viene prodotta la prima lastra in acrilica dall’inglese ICI Acrylics (ora Lucite International e maggiore produttore di PMMA al mondo) e venne chiamata Perspex nome derivato dal latino perspicio che significa “vedo attraverso”.
Di norma è molto trasparente, più del vetro, al punto che possiede caratteristiche di comportamento assimilabili alla fibra ottica per qualità di trasparenza, e con la proprietà di essere più o meno in percentuali diverse, infrangibile a seconda della sua “mescola”. Per queste caratteristiche è usato nella fabbricazione di vetri di sicurezza e articoli similari, nei presidi antinfortunistici, nell’oggettistica d’arredamento o architettonica in genere.

Parti di PMMA (Plexiglass) possono essere saldati a freddo usando adesivi a base di cianoacrilati oppure sciogliendone gli strati superficiali con un opportuno solvente-diclorometano ocloroformio. La giuntura che si crea è quasi invisibile. Gli spigoli vivi del PMMA possono inoltre essere facilmente lucidati e resi trasparenti.

Caratteristiche principali: Il PMMA (Plexiglass) è spesso usato in alternativa al vetro. Alcune delle differenze tra i due materiali sono le seguenti:

DIBOND

MATERIALI

Dibond® è un pannello composito costituito da due lamine in alluminio con un nucleo in polietilene. Rappresenta la soluzione ideale nel campo dell’edilizia per il rivestimento di pareti, colonne ed in tutte quelle soluzioni che richiedano una superficie perfettamente planare. La faccia a vista preverniciata a forno, così come la faccia interna sono ottenute con procedimento di lavorazione in continuo. Il risultato è un pannello composito di eccezionale leggerezza abbinata ad elevate caratteristiche meccaniche.

Il materiale è disponibile con svariate finiture in bianco poliestere o nei colori disponibili ed è una base ideale per serigrafia, sopraverniciatura spray, pellicole autoadesive.

Per la sua struttura sandwich, Dibond® è una lastra totalmente sorda (non entra mai in risonanza) con ottime proprietà fonoimpedenti. La esclusiva tecnica di predisposizione alla piegatura di Dibond® mediante fresatura sul dorso, consente anche di dare forma tridimensionale al pannello manualmente con assoluta precisione

FOREX

MATERIALI

Lastre in PVC semiespanso a cellule chiuse, particolarmente leggero ed adatto per la creazione, stand, cartelli di grande dimensione per l’interno e per l’esterno, insegne e display, plastici e modelli, allestimenti punto vendita, scenografie televisive e teatrali, oggettistica promozionale, serigrafia.
La superficie satinata è particolarmente adatta per serigrafia e applicazione di pellicole. Possiede ottime proprietà di planarità, autoestinguenza, resistenza ad acqua o umidità, freddo, agenti atmosferici, acidi e corrosivi. Viene inoltre utilizzato come isolante termico, acustico ed elettrico, anticondensa, antimuffa-antibatterico

Proprio la resistenza agli agenti atmosferici e la sua capacità termoisolante rendono le lastre in policarbonato alveolare tipo lexan adatto alla realizzazione di coperture industriali e coperture domestiche (tettoie, pensiline, serre, gazebi) nonché altre strutture per esterni, come pareti e finestrature o perfino interi ambienti, come le verande.

È da tenere presente, inoltre, che le lastre prodotte ormai sono fornite di un sistema di protezione dai raggi UV che impedisce l’ingiallimento e il deterioramento del policarbonato sul lungo periodo.

Policarbonato Alveolare

MATERIALI

Gli alveoli all’interno delle lastre e dei pannelli in policarbonato alveolare tipo Lexan permettono di realizzare strutture che siano contemporaneamente resistenti agli urti, al fuoco e al calore ma anche molto leggere. Le caratteristiche del policarbonato infatti rimangono intatte, ma nel policarbonato alveolare si abbinano alla facilità di trasporto e montaggio ed a costi contenuti, proprio a causa della leggerezza che contraddistingue questo prodotto.

Infine, la solidità e la leggerezza del policarbonato alveolare , rendono le lastre adatte agli elementi di supporto come gli stand e le pareti divisorie; la resistenza al fuoco permette di usare il policarbonato alveolare in ambienti dove è necessario tenere conto della sicurezza di cose e persone.
Data la facilità di montaggio si è diffusa la pratica del fai da te nella costruzione delle coperture in policarbonato alveolare, basta infatti avere a disposizione un telaio e degli arcarecci e si possono creare impianti anche complessi. Sono necessari, naturalmente anche degli accessori per isolare le lastre e i pannelli in policarbonato alveolare tipo Lexan per fare in modo che, una volta posizionate all’esterno non penetrino polveri e microrganismi. Infine è consigliatala la pulizia periodica degli alveoli, ma sono operazioni che possono essere compiute con uno sforzo contenuto

Policarbonato (PC) – Lexan

MATERIALI

Il policarbonato è un poliestere dell’acido carbonico. I primi studi su questo polimero risalgono al 1928 da parte di E. I. Carothers della DuPont, ma l’inizio dello sfruttamento commerciale del materiale avviene solo intorno al 1960 da parte della Bayer e della General Electric.

I policarbonati resistono agli acidi minerali, agli idrocarburi alifatici, alla benzina, ai grassi, agli oli, agli alcoli tranne l’alcol metilico e all’acqua sotto i 70 °C. Al di sopra di tale temperatura l’acqua attacca il polimero favorendo una graduale decomposizione chimica. La biodegradabilità è scarsa e richiede tempi lunghi.

I policarbonati con pesi tra 22.000 e 32.000 vengono processati per iniezione (viscosità intrinseca [ŋ]=0.45-0.58 dL/g a 30 °C in diclorometano), mentre quelli con pesi superiori a 60.000 ([ŋ]=0.95 dL/g) hanno un’alta viscosità del fuso e devono essere processati in soluzione.

Le proprietà meccaniche, quali allungamento, carico a rottura, resistenza all’urto e alla flessione, mostrano un rapido aumento con il peso molecolare fino a raggiungere un plateau per valori del peso molecolare intorno ai 22.000, peso per il quale è ancora garantita una buona lavorabilità per estrusione e stampaggio. Di fondamentale importanza ai fini delle applicazioni del policarbonato è la sua elevata tenacità. Il policarbonato è sensibile all’intaglio, con conseguente riduzione della resistenza a fatica. In caso di usura può essere impiegato solo limitatamente.

Il policarbonato di bisfenolo-A presenta un elevato indice di rifrazione (1.584) dovuto al suo carattere aromatico. La trasparenza e l’assenza di colore permettono una permeabilità alla luce dell’89% nello spettro del visibile. Gli UV vengono assorbiti e causano ingiallimento, si utilizzano perciò degli stabilizzatori come i benzotriazoli o delle protezioni applicate sulla superficie esposta agli agenti atmosferici. La trasparenza del policarbonato, unita alle proprietà meccaniche, fa di esso il sostituto naturale del vetro, a differenza del quale è curvabile a freddo.

Il policarbonato presenta una struttura molecolare stericamente impedita, ciò limita la libertà di rotazione attorno ai legami assiali della catena polimerica con conseguente irrigidimento della stessa. Di conseguenza l’impaccamento delle macromolecole risulta difficile, e la cristallizzazione non avviene spontaneamente. Il polimero può cristallizzare attraverso prolungato riscaldamento ad elevata temperatura (180 °C per otto giorni) o per stiramento dei film a 186 °C.

I policarbonati altamente cristallini fondono a circa 260 °C e sono meno solubili di quelli amorfi, hanno un’alta capacità di concentrare la luce e sono usati per produrre lenti. Di contro presentano il problema di avere una superficie tenera e graffiabile. La temperatura di transizione vetrosa è di 150 °C, alta se paragonata a quella di molti altri polimeri, il polistirene presenta ad esempio una Tg di 100 °C. Un elevato valore di Tg è sintomo di stabilità dimensionale come pure di una notevole resistenza alla frattura sotto carico, determina inoltre il valore massimo limite della temperatura di uso del materiale per il mantenimento delle proprietà. Il modulo elastico resta costante anche fino a 130 °C. Esistono però anche dei problemi connessi con tale alta temperatura di transizione vetrosa, problemi legati soprattutto alla lavorabilità. L’estrusione del policarbonato prevede infatti temperature intorno ai 300 °C e ciò richiede macchine e stampi speciali, differenti da quelli utilizzabili per la maggior parte delle materie plastiche.

Lo chiamiamo Metàcrylico

MATERIALI

Le cosiddette materie prime seconde sono costituite da sfridi di lavorazione delle materie prime oppure da materiali derivati dal recupero e dal riciclaggio dei rifiuti. Per Adeglas la fonte primaria secondaria è rappresentata dagli sfridi, ovvero da tutti i ritagli di dimensioni contenute di lastre di PMMA (Polimetilmetacrilato), più comunemente noto come Plexiglas ® che non hanno un impiego perché troppo piccoli per rientrare nei normali cicli produttivi.

Adeglas ha messo a punto un processo di accoppiamento multilayer atto a realizzare un pannello di plexiglas costituito da  sfridi. La particolarità di questa tecnologia è che il colore della costa laterale del pannello è variabile e multicolore; queste caratteristiche dipendono da quali sfridi sono disponibili per la laminazione.

Questa tecnologia, ancora al momento embrionale, può essere applicata in generale a prodotti di design quali cornici, vasi, basamenti, etc.

Qual è il miglioramento? I prodotti della linea Metàcrylico sono realizzati con un materiale che sarebbe altrimenti conferito come rifiuto indifferenziato in discarica o all’incenerimento. Pertanto si risparmiano produzioni di nuovo PMMA e si riducono le produzioni di rifiuti

PET (Polietilenetereftalato)

MATERIALI

IL PET (PoliEtileneTereftalato) è un materiale plastico che può essere riciclato completamente se correttamente indirizzato alla filiera di smaltimento. Non perde le sue proprietà ed è dunque riutilizzabile ripetutamente per ricreare ad esempio bottiglie per bevande, vaschette alimentari, tessuti. Questo rientra nella logica dell’ECONOMIA CIRCOLARE.

Il riciclaggio del pet permette di risparmiare risorse poiché anziché introdurre nuove tonnellate di plastica nell’ambiente si utilizzano quelle già esistenti in circolo. Inoltre riciclare il PET riduce i rifiuti conferiti in discarica o all’incenerimento. In ultimo il PET ha ottime proprietà di reazione al fuoco in caso di incendio.

Adeglas ha sviluppato una linea di prodotti che utilizza esclusivamente PET trasparente come sostitutivo al PMMA e al PC. Tramite un processo di progettazione di prodotto sono stati eliminati i processi di incollaggio e sostituiti con sistemi di fissaggio ad incastro.

Qual è il miglioramento? I prodotti sono conferibili nel riciclo plastica alla fine della loro vita utile essendo sicuri di rientrare nel circuito chiuso del PET. Ovvero con la plastica di questi prodotti si potranno realizzare nuove bottiglie di acqua minerale, nuove vaschette per alimenti oppure nuovi indumenti.

contatti

Dal 1976 Adeglas è un’azienda specializzata nella lavorazione e trasformazione delle materie plastiche

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